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Il solco del tempo. Il mito platonico della scrittura e della memoria

[El surco del tiempo], traduzione di Maria Carmignani


Roma - Bari, Laterza, 1994, Biblioteca di cultura moderna, 1064
cm 21x14, pp. XII-169-(11), brossura
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€ 16

INDICE

Prologo IX

Introduzione 3
    1. Il testo, p. 3 - 2. Leggere il passato, p. 7 - 3. Epàmeroi: effimeri, p. 12

I. Un farmaco per il ricordo 18
    1. La scrittura della «doxa», p. 18 - 2. Il tempo della scrittura, p. 24 - 3. Il farmaco dell'aria, p. 31

II. All'origine della coscienza 37
    1. «Dali'"interno" di noi stessi», p. 37 - 2. I segni e la memoria, p. 48 - 3. Paideìa e psychè, p. 52

III. Le querce di Dodona 57
    1. La pura oralità, p. 57-2. «Chi è e da dove viene», p. 59 - 3. La corrente inferiore, p, 62

IV. Il silenzio delle immagini 67
    1. «Parlare come pensando», p. 67 - 2. Scrittura orfana, p. 76 - 3. Scrivere nell'anima, p. 81

V.  I giardini di Adone 85
    1. Dare frutto nella mente, p. 8.5 - 2. Intermezzo sugli «idola», p. 89 - 3. La semina giunge a pienezza, p. 92

VI. «Testi vivi» 98
    1. Lo spazio del «logos», p. 98 - 2. Verso un orizzonte morale, p. 102 - 3. L'età dell'oblio, p. 107

VII.   Frutti immortali 113
    1. Il fondamento del dialogo, p. 113 - 2. Il bene e la bellezza, p. 117 - 3. Il linguaggio sterile, p. 120

VIII. Il futuro della memoria 131
    1. Immortalità, p. 131 - 2. Eudaimonìa, p. 143 - 3. La preghiera a Pan, p. 148

Indice analitico 161

Una rilettura limpida e originale del «Fedro» ci illustra quali implicazioni hanno avuto e ancora oggi esercitano per noi, a livello tanto sociale quanto personale, le tematiche  già affrontate duemila anni fa da Platone: la scrittura, la memoria, il tempo, l'amicizia.

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